50 anni da Apollo 8, primo viaggio umano attorno alla Luna
Sono trascorsi 50 anni dal lancio della missione Apollo 8 da parte della Nasa. Si è trattato del primo viaggio umano attorno alla Luna, oltre ad essere il più lungo fatto fino ad allora. Tenne incollati gli americani ai televisori in diretta televisiva, ci regalò una delle foto più significative della Storia, soprattutto ridiede grinta all’intero programma spaziale comunicando al mondo l’avvenuto sorpasso tecnologico contro i sovietici.
La sfida non dichiarata contro Mosca
Dopo la tragedia dell’Apollo 1 il 27 gennaio 1967, dove l’equipaggio composto da Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffe morì carbonizzato durante un’esercitazione nel Modulo di comando, prima di lanciare una nuova missione umana dovremo aspettare l’11 ottobre 1968, con Apollo 7. La corsa nello Spazio contro i sovietici era ancora aperta e questi ultimi continuavano a far mangiare polvere agli americani.
Il 18 settembre 1968 la sonda automatica Zond 5 portò in orbita attorno alla Luna tartarughe, mosche e tarme, riportandole a Terra in salvo. Gli americani credevano che fosse ancora concreto il rischio di perdere la sfida – mai apertamente dichiarata – con gli storici rivali. Non potevano sapere che i razzi del programma spaziale russo non erano ancora nelle condizioni di affrontare un viaggio sulla Luna con equipaggio. Arriviamo così all’11 ottobre col lancio dell’Apollo 7. A bordo gli astronauti Walter Schirra, Donn Eisele e Walter Cunningham. Si limiteranno a collaudare la missione restando in orbita terrestre.
Con Apollo 8 gli americani superano i sovietici
Con Apollo 8 avremo la prima missione umana traghettata dal potente razzo Saturn V, progettato da Wernher von Braun. L’equipaggio composto da Frank Borman, James Lovell e William Anders partì 50 anni fa, il 21 dicembre 1968. Non toccheranno la superficie lunare, (Lovell vedrà bruciare la sua unica occasione a bordo dell’Apollo 13 a causa di una avaria), ma si tratterà della prima missione umana nello Spazio profondo, andando notevolmente più lontano di chiunque altro prima.
La missione prevedeva anche di passare attorno alla Luna prima di rientrare a casa. Sei giorni di viaggio che faranno anche la Storia della fotografia, impressionando sulla pellicola la Terra che “sorge” dalla superficie lunare. Gli astronauti lessero anche un passo della Genesi. La missione è stata trasmessa in diretta televisiva, coinvolgendo così milioni di persone all’impresa.
Nonostante diversi inconvenienti imbarazzanti, di cui sappiamo solo oggi, come attacchi di vomito e diarrea, a livello di marketing (come diremmo oggi), si è trattato di un successo strepitoso, che segnò nell’opinione pubblica l’idea di aver conseguito finalmente il sorpasso tecnologico, rispetto ai rivali di Mosca. Si è trattato di una tappa fondamentale in tutto il programma Apollo, portando un anno dopo con l’undicesima missione, Neil Armstrong e Buzz Aldrin a toccare la superficie lunare.
Per saperne di più:
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